Ci interessa parlare di Tutankhamon, a noi di Consumatori Solidali Lazio, perché è occasione per promuovere alcune riflessioni.

La prima, inevitabile, è l’importanza della Storia. Conoscere da dove veniamo per capire dove andiamo. Diceva Alberto Angela, nell’introduzione di una delle sue sempre interessanti trasmissioni televisive, se tra duemila anni qualcuno scoprisse, scavando nella terra, una scheda telefonica o un vinile scoprirebbe qualcosa di noi oggi visti nel futuro.

Ecco, fare memoria della nostra storia passata per muovere il nostro presente e costruire il nostro futuro. E’ quello che cerchiamo di fare proponendo il “Personaggio del Mese” nella nostra newsletter. Ma questa volta siamo voluti viaggiare in un passato lontano ben tremila anni anche se è stato portato alla luce solo cento anni fa.

La breve vita del Faraone Tutankhamon, si è detto, è stata caratterizzata principalmente dal concedere di nuovo la  possibilità al popolo egizio di dare devozione verso un dio che il suo predecessore aveva voluto oscurare, il dio Amon.

Tutta la storia dell’uomo è caratterizzata dalla ricerca del divino. Del trascendente. Di un qualcosa più grande di sé e più “potente” di sé. Il fuoco, il fulmine, il sole, la luna, il gatto, il serpente, la mucca, tante, tantissime divinità, o le religioni monoteistiche che sono presenti anche nel nostro tempo e che hanno segnato, negli anni,  la ricerca dell’uomo verso l’infinito. 

Religioni che hanno caratterizzato lo sviluppo dei popoli. Ed è per questo diffusa, seppur diversa ricerca dell’uomo, per quel senso religioso che alberga nel cuore degli uomini, che noi riteniamo che la nostra associazione debba saper accogliere ogni persona, indipendentemente dal “suo” credo religioso.

Promuovere lo scambio tra religioni è favorire una sincera apertura interculturale che può essere solo foriera di un confronto di arricchimento dei popoli e di costruzione di una cultura di pace e di una società solidale. 

Il faraone, per gli Egizi, era un Dio che discendeva dal cielo per regnare su di loro, e proprio per questa ragione si consideravano un popolo eletto.

Certo, l’incoronazione di un faraone avveniva per successione al trono, e non con una elezione diretta del popolo. Ma riteniamo che, a maggior ragione, i nostri politici in Italia così come negli altri Paesi democratici, eletti dal popolo debbano essere rispettati per il loro ruolo, per le funzioni che svolgono. Questo non significa non rappresentare le proprie contrarietà alle scelte politiche che vengono effettuate, ma sempre in un ottica di dialogo costruttivo e di rispetto delle funzioni.

Noi di Consumatori Solidali Lazio, mai ci siamo rifiutati di confrontarci con qualsiasi partito politico, con qualsiasi rappresentante della pubblica amministrazione regionale o dei singoli comuni e municipi della nostra regione.

Un confronto che talvolta ci ha costretti a promuovere azioni giudiziarie, come i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, o i ricorsi al Tar, o le nostre costituzioni di parte civile in taluni procedimenti penali, o azioni “inibitorie” nei tribunali civili. Certo. Abbiamo espresso la nostra contrarietà ad alcune scelte politiche trasversalmente adottate da persone delle istituzioni. Ma mai abbiamo fatto mancare le nostre proposte, la nostra collaborazione, la nostra partecipazione attiva alle problematiche della nostra comunità regionale. Trasversalmente, da chiunque proposte. Senza pregiudizi e senza preclusioni.

Perché siamo convinti che i nostri politici non sono certo, come Tutankhamon, degli dei scesi dal cielo per regnare su di noi, ma sono certamente espressione di una maggioranza della società civile che, liberamente, in quel tempo e per quel tempo, ha scelto di incaricare queste persone alla gestione della “cosa pubblica”. Ed è giusto, con chiunque sia preposto a questo compito, confrontarsi e collaborare.