Perchè ne parliamo

Ormai  ogni mese, nella nostra newsletter proponiamo riflessioni sul tema della Violenza contro le donne.

Ebbene si. Vogliamo stare sull’argomento. Crediamo che sia necessario non abbassare la guardia e continuare a promuovere una cultura di rispetto delle donne e di denuncia verso ogni azioni sessuale, fisica e psicologica, di sopraffazione delle donne.

Vogliamo promuovere una cultura che sappia essere attenta ad ogni attività di prevenzione, che educhi a non chiudere gli occhi di fronte a situazioni che sono vicine a noi, nei nostri condomini, nelle nostre scuole o palestre, nei luoghi di lavoro.

Purtroppo l’orco è molto vicino a noi. Troppo spesso è nelle case del nostro vicino. Persone anche insospettabili. 

La 23esima giornata di campionato di calcio sarà “segnato di rosso”. Giocatori, allenatori, arbitri e volendo i tifosi, avranno un “baffo” rosso sulla guancia per richiamare ad una cultura di difesa della dignità della donna contro ogni violenza di genere.

Siamo felici di queste iniziative perché noi nel nostro piccolo facciamo il nostro me è fondamentale che questo tema non rimanga un appuntamento relegato al 25 novembre con la giornata internazionale, ma che ci sia una attenzione costante.

Dall’inizio del 2023 già sono cinque le donne vittime di violenza. (Violenza contro le donne: 5 vittime da inizio anno – ilSole24ORE) Ovviamente questi sono solo i casi dichiarati, conosciuti, venuti alla evidenza della stampa.

E’ successo a Roma. Ad una ragazza che ha concesso un ultimo appuntamento ad un suo ex, e questi si è presentato armato. Il litigio pubblico, in un ristorante non ha salvato la giovane donna dalla furia omicida dell’uomo. Nessuno sembra si sia intromesso. Nessuno, sembra, abbia colto la gravità di quanto stava accadendo. Fino a quando dopo un poco, fuori dal locale, lo sparo. La morte della giovane donna.

E’ successo ancora. 

Ed allora crediamo sia importante continuare a parlare, a scrivere, a mettere in evidenza, a mettere in allerta, a cercare di dare il nostro contributo per combattere questa odiosa violenza, per riuscire a dare strumenti di difesa, come il numero 1522. 

E’ successo ancora e noi continuiamo a parlarne.

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