Il Barocco romano è stato un periodo di grande fermento artistico e culturale, caratterizzato da un’esplosione di creatività e innovazione. In questo contesto, Bernini e Borromini sono stati due dei più grandi geni dell’epoca, i cui capolavori hanno influenzato profondamente l’arte e l’architettura successive.
La figura di Gian Lorenzo Bernini è stata sempre associata al Barocco romano. Le sue opere, tra le quali spiccano le fontane di Piazza Navona e la famosa Colonnata di San Pietro in Vaticano, sono caratterizzate da un’eleganza formale e da un’attenta ricerca del movimento e della dinamicità. Bernini è stato un maestro dell’arte dello stucco e della scultura, ma anche un architetto e urbanista di grande talento.
Tuttavia, Bernini non è stato l’unico protagonista del Barocco romano. A lui si contrapponeva Francesco Borromini, architetto di origine svizzera, noto per la sua ricerca di una nuova espressività formale e per la sua attenzione al rapporto tra spazio e luce. Borromini ha creato opere sorprendenti, come la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, dove la struttura architettonica sembra quasi scomparire per dare spazio all’immateriale.
Il confronto tra questi due grandi maestri è stato oggetto di studio e di dibattito da parte di molti studiosi dell’arte e dell’architettura. In particolare, la cultura galileiana, che promuoveva un’idea di universo dinamico e in movimento, ha influenzato profondamente entrambi gli artisti nella scelta dell’ellissi come forma di dilatazione e estensione dello spazio.
L’itinerario guidato da Cettina Mangano è stato un’occasione unica per rivivere questo confronto, per scoprire i dettagli e le peculiarità delle opere di Bernini e Borromini e per apprezzare l’enorme impatto che hanno avuto sulla cultura artistica e architettonica del loro tempo.
L’esperienza si è conclusa con l’ammirazione dell’Estasi di Santa Teresa del Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, un’opera ambivalente e misteriosa che ancora oggi suscita emozioni e riflessioni in chi la contempla. Questa statua rappresenta l’apice della ricerca artistica di Bernini, capace di creare una scultura che sembra animarsi di vita propria e di trasmettere un senso di struggente bellezza e di mistero.
In definitiva, il confronto tra Bernini e Borromini rappresenta un momento di grande interesse storico e culturale, capace di farci scoprire la straordinaria bellezza e la profondità dell’arte barocca romana e di farci apprezzare il genio di due artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte e dell’architettura.